Come e dove si leggono le difficoltà di un’escursione!

da | 11 Giu 20 | Pensieri in cammino | 0 commenti

Di Alex Vigliani

Premesso che bisogna leggere le descrizioni delle iniziative e farlo fino in fondo, sgomberiamo il campo da dubbi. Nell’ambito escursionistico non esiste difficile o facile, non lo troverete mai scritto da una Guida. E diffidate da quelli, anche amici o parenti, che vi dicano “vai che è facile”. Per farvi un esempio, spero coerente, se chiedessi a un alpinista della normale del Monte Bianco, questi sicuramente mi risponderebbe “be’, niente di impegnativo”. Metro di giudizio assolutamente soggettivo e misurato sulle possibilità di una persona preparata, forte fisicamente e con un background alle spalle di salite, ascese, escursioni – chiamatele come volete – più impegnative.
Quindi facile o difficile non è una scala di valori, non è una classificazione, anche perché tiene conto della preparazione personale di chi dà il giudizio.
E allora? Se vuoi sapere come si fa – e sembro Aranzulla – seguimi per qualche minuto e avrai anche la risposta su come leggere le iniziative di Itinarrando.

Intanto esistono le classificazioni del CAI, metro di giudizio che per quanto poco ampio e quindi senza sfumature, dà indietro l’idea del percorso che andremo a fare.
Mi occuperò solo di quelli prettamente escursionistici tralasciando il resto.

T = Turistico – Itinerario su stradine, mulattiere o larghi sentieri. I percorsi non sono lunghi, sono ben segnati e non presentano alcun problema di orientamento. Non richiedono alcun allenamento specifico. Sono segnati quasi sempre con i segnalini bianco e rossi del CAI. Non vi sono passaggi esposti e/o problemi di vertigini.

E = Escursionisti – Itinerari su sentieri o evidenti tracce in terreno con fondo di vario genere. Segnalati come sopra con i segnalini bianco e rossi del CAI oppure con ometti di pietra a forma piramidale. Qui si richiede abitudine a camminare per qualche ora, raggiungono anche i 900 m di dislivello e possono presentare pendenze importanti. Non vi sono passaggi esposti e/o problemi di vertigini.

EE = Escursionisti Esperti – sono itinerari segnalati ma con qualche difficoltà: il terreno può essere costituito da pendii scivolosi o passaggi rocciosi di facile arrampicata. Possono esserci parti attrezzate con corde fisse, passaggi esposti, la preparazione fisica deve essere adeguata a una giornata di cammino impegnativo e continuo.

EAI = Escursione Ambiente Innevato – Escursione in ambiente innevato come da definizione, quindi con le difficoltà di trovare neve sul tracciato. Difficoltà “escursionistica” ma con l’ambiente innevato.

EEA = Escursionisti Esperti con Attrezzatura – Vengono indicati i percorsi attrezzati (o vie ferrate), richiedono l’uso dei dispositivi di auto assicurazione.

Se poi non ci si vuol fermare a questo, per valutare la difficoltà di un percorso i dati da leggere sono quelli relativi allo sviluppo chilometrico del percorso e al dislivello, senza però fermarsi a “poco” o “tanto dislivello”.
Chiarisco che percorrere 500 metri dislivello in 5 km non è in rapporto meno che percorrerne 1000 in 10 km. Ne viene che un percorso di 18 km sarà sì lungo, ma se presenta un dislivello di 600 m, la pendenza sarà blanda e al netto della lunghezza non ci saranno salite impegnative, dando per scontato che il dislivello sia spalmato nei chilometri d’andata. Tuttavia è chiaro che chiedere a chi organizza, nello specifico Itinarrando, aiuta a conoscere il percorso e se la pendenza si sviluppa tutta nella prima parte del tracciato oppure nel complesso.

Detto questo buona escursione e buona natura a tutti!

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